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Immobili: le detrazioni fiscali per il 2018

Immobili: le detrazioni fiscali per il 2018

19/01/2018

Legge Finanziaria 2018: quale destino per i bonus casa?

Con l’arrivo dell’autunno sopraggiungono le anticipazioni sulla Legge di Bilancio 2018, che avrà effetti a partire dal prossimo gennaio. Si è discusso molto su quelle che saranno le agevolazioni fiscali per la casa dell’anno venturo: alcune testate nazionali avevano già svelato le primissime indiscrezioni durante l’estate e nelle scorse ore è stato presentato ufficialmente il disegno di Legge di Bilancio 2018. Si punta a stabilizzare gli incentivi fiscali in ambito casa: numerosi bonus sarebbero confermati anche per tutto il 2018, mantenendo nella maggior parte dei casi una certa continuità per quanto riguarda le caratteristiche delle detrazioni fiscali. Tra le maggiori novità, invece, l’estensione di Sismabonus ed Ecobonus agli edifici dell’edilizia residenziale pubblica e un nuovo incentivo fiscale dedicato al verde privato.  Insomma, sembra proprio che gli incentivi fiscali sulla casa non solo verranno confermati per il 2018, ma in alcuni casi verranno anche ampliate le categorie di spese detraibili e le percentuali di calcolo dei bonus.

Ecco i punti salienti per capire come funzionano i bonus casa nella legge di Bilancio 2018.

Bonus per le ristrutturazioni

Partendo dalle ristrutturazioni edilizie in senso stretto,  la nuova Legge Finanziaria propone la proroga degli incentivi attualmente in vigore per tutto il 2018. Questo significa che i lavori di ristrutturazione edilizia, risanamento conservativo, restauro e manutenzione straordinaria del proprio immobile iniziati entro il 31 dicembre 2018 potranno essere agevolati con una riduzione IRPEF pari al 50% delle spese sostenute per l’intervento, calcolabile su di un tetto massimo di 96.000 €.

Ecobonus

La riconferma degli incentivi fiscali per l’efficientamento energetico degli immobili era già nell’aria da tempo,  anche se ci saranno  alcune novità per quanto riguarda le aliquote di applicazione del bonus.

Non ci sarà un’aliquota unica per tutti gli interventi: quelli che durante il 2017 non hanno portato a risultati ottimali in termini di efficientamento energetico, saranno agevolati solamente al 50%. Si tratta, in particolare, degli interventi che hanno come oggetto la sostituzione degli infissi, le schermature solari e gli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione o a biomassa. Rimane invariato, invece, il bonus al 65% per gli interventi che hanno conseguito durante l’anno risultati migliori: l’installazione di pannelli solari, le pompe di calore, i cappotti termici e gli altri interventi sull’involucro edilizio.

Potranno inoltre beneficiare dell’Ecobonus anche gli Istituti autonomi case popolari, sia per gli immobili di loro proprietà che su quelli che gestiscono per conto dei Comuni.

Sismabonus

Per quanto riguarda gli incentivi fiscali rivolti a chi effettua interventi mirati sul proprio immobile per renderlo più resistente agli eventi sismici, non ci sono grossi cambiamenti rispetto a quanto attualmente in vigore. La Finanziaria del 2017 aveva già decretato la possibilità di richiedere il bonus per i lavori di messa in sicurezza degli edifici realizzati tra il 1 gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021, per cui l’incentivo sarà una certezza anche per il prossimo anno.

Le caratteristiche del Sismabonus rimangono dunque invariate::

  • 70% di detrazione IRPEF da calcolare sulle spese sostenute per l’intervento di messa in sicurezza dell’edificio contro i sismi, quando questo comporti la riduzione di una classe di rischio dello stesso;
  • 80% di detrazione IRPEF da calcolare sulle spese sostenute per l’intervento di messa in sicurezza dell’edificio contro i sismi, quando questo comporti la riduzione di due classi di rischio.

Entrambe le detrazioni possono essere calcolate su di un tetto massimo di 96.000 € e possono essere richieste dai cittadini residenti nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 o 3. Per gli interventi sui condomini le percentuali andranno dal 75% all’85%, a seconda che i lavori comportino la riduzione di una o due classi di rischio.

L’unica novità riguarda l’accesso al bonus anche per la messa in sicurezza delle case popolari, i cui lavori potranno essere agevolati fino alla percentuale massima dell’85%.

Nella bozza del disegno di Legge  si propone inoltre di introdurre nelle agevolazioni anche le spese per la diagnosi sismica degli edifici, che diventerebbero così detraibili al 100% dall’IRPEF. Nella normativa attuale, infatti, questo costo può essere detratto solamente quando l’esame dell’edificio avviene nello stesso momento in cui vengono eseguiti materialmente anche i lavori. Dall’anno prossimo, invece, potrebbe essere possibile far eseguire la diagnosi sismica della proprietà semplicemente per conoscere il livello di rischio del proprio immobile, rimandando, se lo si desidera, i lavori a un secondo momento.

Bonus Verde

Novità assoluta della Legge Finanziaria 2018 è il cosiddetto Bonus Verde, che permetterà di ottenere un incentivo fiscale nel caso in cui si predisponga la sistemazione di aree scoperte private di edifici, pertinenze e recinzioni. La singola unità abitativa, ma anche il condominio, potrà usufruire quindi di una riduzione IRPEF pari al 36% delle spese documentate per la sistemazione a verde di giardini, terrazze e coperture, giardini pensili compresi, fino a un massimo di 5.000 euro per unità.

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